Consultorio di largo delle Sette Chiese: una battaglia che continua

“I consultori non si toccano” così recita lo striscione che campeggia sull’edificio di Largo delle Sette Chiese. Continua infatti la battaglia per il ripristino dei servizi del consultorio familiare. Lo scorso primo settembre – a causa della mancanza di personale – l’Asl Roma 2 aveva trasferito i servizi di ginecologia, ostetricia, supporto psicologico e consulenze per i genitori nella sede di Tormarancia in via dei Lincei 93, trasformando l’edificio della Garbatella in un centro adibito alla vaccinazione dei neonati.

In quell’occasione su Cara Garbatella era uscita una lunga dichiarazione di Stella Liberato, che esprime la propria indignazione a nome dei genitori del quartiere.

Oggi il tema sembra più scottante che mai. Alla luce degli ultimi episodi in tema di violenza di genere, un gruppo di cittadini sottolinea l’importanza del consultorio come presidio sociale.

L’occupazione simbolica

Oggi 22 novembre, tramite un’occupazione simbolica, il Collettivo per la Difesa del Consultorio ha sottolineato la centralità dei punti di ascolto e di aiuto rivolti alle frange più deboli della cittadinanza.

“Il lavoro dei consultori – rivendica il Collettivo – non si limita alla cura ma consiste anche e soprattutto nella prevenzione delle problematiche, tramite i servizi dedicati ai bambini e alle mamme e il sostegno psicologico per gli adolescenti.

L’occupazione è dunque una manifestazione di sdegno. Le organizzatrici della mobilitazione non concepiscono come in tutto il Municipio VIII di circa 130 mila abitanti  non ci sia più un consultorio degno di questo nome, cioè un luogo che non si limiti a offrire assistenza sanitaria ma affronti un ampio spettro di problematiche sociali, ruolo che per oltre dieci anni è stato ricoperto dalla struttura di Largo delle Sette Chiese”.

Le mobilitazioni

Il prossimo 25 novembre, in occasione della giornata mondiale contro la violenza sulle donne, i membri del collettivo parteciperanno alla manifestazione che partirà dal Circo Massimo e arriverà a Piazza San Giovanni, rimarcando il legame che corre tra la presenza di validi consultori familiari e la lotta alla violenza di genere. Il 6 dicembre alle ore 17:00, invece, verrà organizzato un presidio davanti al palazzo della Regione, in piazza Oderico da Pordenone alla Garbatella.

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