Un campo da basket trasformato nella tela di un pittore. Forme geometriche astratte e dai colori sgargianti si alternano donando equilibrio e senso di vitalità dove prima c’era il cemento. Le pareti di una scuola divenute pagine di un libro nato per narrare alcune importanti storie del cinema italiano. Un’invasione di arte e creatività ha, infatti, pervaso l’area urbana lungo via della Vasca Navale. Tutto ciò si è potuto concretizzare grazie al progetto “Cantieri San Paolo”, realizzato dal Municipio Roma VIII con i fondi stanziati dalla Regione Lazio, attraverso il bando Lazio Street Art e concretizzato con il supporto dell’associazione Dominio Pubblico, con la collaborazione degli All Reds Basket, gli attivisti dell’Acrobax, gli studenti dell’istituto Cine-tv Rossellini e tanti volontari e artisti.

“Cantieri San Paolo” si compone di due progetti principali: One Take Project, guidato da Paolo Colasanti, in arte Gojo, che vede la realizzazione di tre opere murali sulle facciate dell’Istituto statale Cine-tv Roberto Rossellini ad opera degli artisti Leonardo Crudi ed Elia ‘900, opera che avviene proprio a ottanta anni dall’uscita de “La nave bianca”, primo lungometraggio del regista al quale la scuola è dedicata.
Il secondo progetto, Tiber Courtyards, ha visto il restauro di due campi da basket: quello all’interno della parrocchia San Leonardo Murialdo e quello all’esterno del centro sociale Acrobax. Entrambe le pavimentazioni sono opera dell’artistaGreg Jager e a cura di Michele Trimarchi e si ispirano all’identità storica e naturalistica del Tevere. Opere che non sono state fatte solo per essere ammirate, ma per essere piacevolmente vittime di palleggi, terzi tempi, corse e scatti da parte degli avventori dei campi ristrutturati con questa iniziativa.
“Oltre al restauro a livello estetico i campi sono stati rimessi a nuovo con l‘utilizzo di materiali specifici per esterno, migliorando così la fruibilità, anche i tabelloni con i canestri sono stati cambiati” -ci racconta Luca degli All Reds Basket-. “Il campo all’aperto dell’Acrobax è un luogo di ritrovo per molti giovani di Roma sud e funge anche da punto di riferimento per chi vuole avvicinarsi a questo a sport; oltre a sistemare il campo abbiamo ripulito anche l’area e sistemato le panchine e le ringhiere circostanti, non vediamo l’ora che termini la zona rossa per poter inaugurare il nuovo campo”- conclude Luca: “Portiamo avanti anche un processo di sensibilizzazione sul bene comune, questo spazio è accessibile a tutti e quindi è importante che ogni persona se ne prenda cura affinché tutti ne possano godere al meglio, questo è possibile coinvolgendo le persone, soprattutto giovani, nei progetti rendendole partecipi e consapevoli del lavoro e della fatica che occorre per realizzarli”.
L’iniziativa ha visto la partecipazione di numerose comunità del Municipio VIII e va a valorizzare un quadrante, vicino le sponde del Tevere, carente di attività e proposte culturali. Opere straordinarie che, per la loro forte capacità comunicativa, possono diventare stimolo per nuove energie artistiche, ma anche e soprattutto per una cittadinanza attiva e importanti luoghi di aggregazione e socialità.
Di Giuliano MAROTTA





