Sono numerose le famiglie bisognose assistite in via degli Armatori dai volontari
Di Veronica Gagliano
Un locale a piano terra, una scrivania, il listino dei prodotti e qualche scaffale con olio, pasta, riso, scatolame, barattoli di pomodoro, conserve ed altro. Dietro il piccolo magazzino. È il Banco Alimentare Solidale organizzato dal Centro Sociale La Strada in via Passino alla Garbatella. Si tratta di un servizio assistenziale in funzione da due anni destinato a tutte le famiglie del territorio in condizioni di difficoltà e bisogno, che vive grazie alle donazioni di cittadini e associazioni.
Un canale d’aiuto, coordinato dai volontari del progetto, che si occupano principalmente di accogliere coloro che richiedono aiuti alimentari, fornendo tutto il sostegno possibile. A seguito dell’emergenza Covid19 e la conseguente crisi socio-sanitaria, il Centro Sociale si era già attivato, accompagnato da altre realtà solidali, come: Banco Alimentare, Casetta Rossa e la Viletta, nella raccolta dei beni di prima necessità e la consegna di quest’ultimi presso le abitazioni dei richiedenti. Se durante il primo periodo a ridosso della pandemia gli scatoloni alimentari venivano direttamente recapitati “porta a porta”, oggi è stato prestabilito un punto di ritiro in Via degli Armatori 2, ogni mercoledì – dalle 17:00 alle 19:30 e il sabato dalle 10:00 alle 12:30.
Attualmente se ne servono all’incirca 60 famiglie, 180 persone, che stentano ad arrivare a fine mese, tanto da non potersi garantire un piatto in tavola. L’iter da seguire per poter accedere allo sportello per il sostegno alimentare è semplice, spesso sono gli stessi Assistenti Sociali del municipio ad indirizzare il cittadino al punto ritiro, in altri casi è sufficiente recarsi direttamente presso La Strada, dove dopo un colloquio conoscitivo per accertare lo stato di bisogno, verrà consegnata una tesserina con un totale di punti utilizzabili.
“Molte famiglie nei primi periodi di pandemia, quando il pacco alimentare veniva consegnato direttamente nelle abitazioni, ci chiedeva di lasciare il cibo all’ingresso per una sorta di pudore ed evitare che qualcuno vedesse il proprio stato di indigenza”, ci dice Myriam, volontaria che si occupa del Banco Alimentare Solidale. “Lo scorso anno nel periodo natalizio- aggiunge- abbiano ricevuto in regalo alcuni libri per i più piccoli ma ci sono cose come l’olio, i pannolini o alcuni prodotti per l’igiene che sono difficili da reperire”.