Il 2020 doveva essere un anno di festa per il centenario della Garbatella. Si è fatto solo in tempo a fare una bella cerimonia in Piazza Brin con tanti cittadini e gli studenti delle scuole del Municipio, ma solo qualche settimana dopo sono stati proprio loro a lasciare i banchi vuoti e a fare lezioni a distanza, a casa, spaventati e inquieti per un virus sconosciuto. Era il marzo scorso, la
vita ci è cambiata in un istante. Ci siamo chiusi in casa, impossibilitati ad abbracciarci con i nostri cari e con gli amici. E’ passato un
anno e l’emergenza sanitaria purtroppo è ancora preoccupante per le varianti del coronavirus molto più contagiose. Certo qualche arma in più ce l’abbiamo. La campagna vaccinale aiuta a sperare in tempi migliori, a creare le condizioni per una futura immunità di gregge tanto agognata. In questi giorni il Presidente del Consiglio Draghi ha definito le prossime aperture “un rischio ragionato”. Il
Governo, nonostante i dati delle terapie intensive e dei deceduti siano ancora alti, ha deciso di riaprire dal 26 aprile scuole, bar e ristoranti, ma solo all’aperto, e anche cinema e teatri. Una grande svolta, nella speranza di superare definitivamente la pandemia e dare fiato ad alcuni settori economici che sono allo stremo. Gli ultimi dati del contagio da Covid danno più o meno stabilmente una quota di 500 casi al giorno in tutta Roma, numeri che tendono a scendere da qualche settimana.